Matematico inglese. Laureatosi a
Cambridge, divenne professore di Matematica all'University College di Londra
(1839-41), all'Università di Charlottesville, in Virginia (1841-45) e,
dopo aver svolto la professione di avvocato a Londra per alcuni anni,
tornò a insegnare matematica nella scuola militare di Woolwich (1855-70);
successivamente ebbe una cattedra all'università di Baltimora (1870-84)
e, a partire dal 1884, fu titolare di matematica alla Oxford University. Nel
1883 fu nominato socio straniero dei Lincei. La sua attività di studioso
si rivolse soprattutto ai vari problemi dell'algebra superiore; lavorò a
lungo alla teoria degli invarianti, ossia quelle espressioni, quantità o
forme matematiche che, modificando il sistema di riferimento attraverso un
cambiamento di variabili o una trasformazione di coordinate, non sono soggette a
mutamenti. A
S. va anche riconosciuto il merito di aver validamente
contribuito alla determinazione della teoria dei numeri, alla generalizzazione
della teoria stessa e stabilito un legame con l'algebra astratta e con le teorie
analitiche e geometriche (Londra 1814-1897).